Ritorno al mito

Un filo impalpabile che unisce arte, design e decorazione esprime l’essenza del lavoro di uno degli architetti italiani più significativi a livello internazionale, che in un lungo percorso tra gli anni Venti e gli anni Settanta del Novecento ha rivoluzionato la filosofia dell’abitare anche attraverso la creazione di riviste iconiche come Stile e Domus. Un aspetto importante del multiforme talento di Gio Ponti e del suo impegno per un progetto totale, riassunto nel celebre slogan dell’architetto Ernesto Nathan Rogers “dal cucchiaio alla città”, è rappresentato dalla creazione di vasi, piatti e altri oggetti realizzati con la manifattura Richard-Ginori, di cui ha profondamente rinnovato il repertorio storico.

La mostra Gio Ponti ceramiche 1922-1967 in corso al Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza ci consente di venire in contatto con più di duecento opere di straordinaria bellezza in cui Ponti manifesta al massimo livello le sue qualità artistiche in sintonia e spesso in anticipo con l’evoluzione del gusto e, senza soluzione di continuità, i numerosi, affascinanti riferimenti ai temi e all’iconografia dell’arte classica e della mitologia greca e romana perché, come sosteneva, c’è una “perfetta e totale simultaneità dell’arte antica e moderna”.

Oltre alle ceramiche, ai disegni, ai vetri e agli arredi che ci aiutano a entrare in sintonia con il laboratorio creativo di Ponti, basato su una fitta rete di relazioni con artisti, intellettuali, industriali e artigiani, la mostra presenta anche alcune interessanti realizzazioni di Ettore Sottsass, Alessandro Mendini e di altri progettisti contemporanei in linea di continuità con il suo pensiero e il suo metodo di lavoro.

Gio Ponti ceramiche 1922-1967, a cura di Stefania Cretella
MIC Faenza, fino al 13 ottobre 2024
Viale Baccarini 19
48018 Faenza RA
Info: info@micfaenza.orghttps://www.micfaenza.org/event/gio-ponti-inventore-del-made-in-italy/, tel. 0546 697311, info@micfaenza.org
Catalogo a cura di Claudia Casali e Stefania Cretella
Cimorelli editore, pp. 352, 34 euro.

Gio Ponti, Piatto Pontesca, Società Ceramica Richard-Ginori, 1930. Courtesy Museo Ginori, Sesto Fiorentino.
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