Per cultura e vocazione

Profondo conoscitore della mitologia greca, della letteratura e delle antichità romane e di diverse lingue europee, grande viaggiatore. Di famiglia protestante ma di formazione cattolica, Pieter Paul Rubens ha saputo superare le barriere e i confini culturali, religiosi, geografici e politici del suo tempo per creare un linguaggio internazionale autenticamente nuovo e universale. L’artista fiammingo (Siegen, 1577 – Anversa, 1640), considerato dallo storico dell’arte Giuliano Briganti l’archetipo del barocco ha compiuto il suo primo viaggio in Italia nel 1600 a Mantova, alla corte dei Gonzaga. Qui ha avuto la straordinaria possibilità di entrare in sintonia con la cultura rinascimentale italiana e in particolare con Giulio Romano, come ci rivela l’affascinante mostra Rubens a Palazzo Te. Pittura, trasformazione e libertà curata da Raffaella Morselli con la collaborazione di Cecilia Paolini con opere di grande qualità provenienti da importanti musei e istituzioni culturali italiane e internazionali, in cui i due artisti entrano direttamente in dialogo attraverso un imperdibile confronto ravvicinato che ci fa comprendere le loro profonde assonanze e la capacità di trasformare la tradizione attraverso la definizione di nuovi canoni artistici e culturali.

Sempre a Mantova, a Palazzo Ducale è possibile ammirare nell’Appartamento Ducale, completamente riallestitocon opere del tardo Cinquecento e del tardo Seicento, la grande tela in cui è ritratta La famiglia Gonzaga in adorazione della Trinità, parte centrale di un trittico realizzato da Rubens per la chiesa della Santissima Trinità che comprendeva altre due opere raffiguranti il Battesimo di Cristo e la Trasfigurazione.

Terza ma non meno significativa e avvincente tappa del progetto Rubens! La nascita della pittura europea a Roma, alla Galleria Borghese con la preziosa esposizione Il tocco di Pigmalione. Rubens e la scultura a Roma a cura di Francesca Cappelletti e Lucia Simonato con oltre cinquanta opere provenienti tra gli altri dal British Museum di Londra, dal Louvre di Parigi, dal Metropolitan Museum of Art e dalla Morgan Library di New York, dalla National Gallery di Londra, dalla National Gallery di Washington, dal Prado di Madrid e dal Rijksmusem di Amsterdam, in cui si evidenzia la sorprendente novità del suo stile e l’attenzione posta dall’artista fiammingo al confronto con i contemporanei e in modo particolare allo studio dei modelli antichi e rinascimentali, basi fondamentali e ineludibili per la creazione di un nuovo alfabeto visivo. 

Rubens a Palazzo Te. Pittura, trasformazione e libertà
Palazzo Te, Mantova, fino al 28 gennaio 2024
Chiuso il martedì. Orari 9 – 18,30
Info: https://www.centropalazzote.it/rubens-a-palazzo-te-pittura-trasformazione-e-liberta/

Rubens a Palazzo Ducale
Palazzo Ducale, Mantova.
Info: tel. 0376 352100 – 041 2411897
https://mantovaducale.beniculturali.it/it/news/1233-rubens-a-palazzo-ducale

Il tocco di Pigmalione. Rubens e la scultura a Roma
Galleria Borghese, Roma, fino al 18 febbraio 2024
Info: tel. 06 32810
https://galleriaborghese.beniculturali.it/exhibition/il-tocco-di-pigmalione-rubens-e-la-scultura-a-roma

Pieter Paul Rubens, Ratto d’Europa, 1636, Museo del Prado, Madrid. Dalla mostra Rubens a Palazzo Te. Pittura, trasformazione e libertà.

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