Eitan e Wahida. Un giovane tedesco di origine israeliana e una giovane americana di origini palestinesi. Una travolgente e contrastata storia d’amore tra nascosti, irrisolti drammi familiari e forse insanabili scontri d’identità. Sullo sfondo, in una Gerusalemme ferita a morte da stragi e attentati, il sempre più intenso conflitto israelo-palestinese mostrato in tutta la sua crudeltà e insensatezza. Come gli uccelli del drammaturgo libano-canadese Wajdi Mouawad ci fa comprendere con la forza del teatro le origini profonde di uno scontro di cui il flusso costante e incalzante delle reti di informazione ci mostra solo la superficie e nasconde spesso la verità.
In una scena evocativa ed essenziale in cui è protagonista un muro, simbolo di confini, di una divisione imposta e opprimente che diventa di volta in volta schermo, parete di separazione, ma anche espressione emblematica delle emozioni dei personaggi, vibrano come in uno spartito musicale suoni e voci in una fusione di lingue lingue (l’ebraico, il tedesco, l’arabo e l’italiano) che definiscono il basso continuo dello spettacolo. Come afferma il regista Marco Lorenzi: “Gli ultimi efferati accadimenti avvenuti in Israele e a Gaza ci ricordano che tutto questo è vero, vivo e dolorosamente attuale. Ma noi insistiamo a credere che grazie a capolavori come quelli di Mouawad, il Teatro sia ancora l’unico luogo dove le assurdità della Storia possono essere rappresentate, per discuterle insieme, perché pensiamo, forse utopisticamente, che non si debbano più ripetere”.
Oltre alla regia e all’ottima la compagnia di attori di diverse componenti etniche cui è stato chiesto di recitare anche in lingue diverse dalla loro per sottolineare la reciprocità delle appartenenze e dei sentimenti, da segnalare la scenografia e i costumi di Gregorio Zurla, il disegno luci di Umberto Camponeschi e il disegno suono di Massimiliano Bressan.
Come gli uccelli
di Wajdi Mouawad
consulente storico: Natalie Zemon Davis
traduzione: Monica Capuani dal testo originale Tous des oiseaux
adattamento: Lorenzo De Iacovo e Marco Lorenzi
regia: Marco Lorenzi
con Aleksandar Cvjetković, Elio D’Alessandro, Said Esserairi, Lucrezia Forni, Irene Ivaldi,
Barbara Mazzi, Raffaele Musella, Federico Palumeri, Rebecca Rossetti
assistente alla regia: Lorenzo De Iacovo
dramaturg: Monica Capuani
scenografia e costumi: Gregorio Zurla
disegno luci: Umberto Camponeneschi
disegno sonoro: Massimiliano Bressan
vocal coach e composizioni originali: Elio D’Alessandro
esecuzione al pianoforte de La marcia del tempo e Valzer per chi non crede nella magia di Gianluca Angelillo
video Full of Beans di Edoardo Palma&Emanuele Gaetano Forte
consulente lingua ebraica: Sarah Kaminski
consulente lingua tedesca: Elisabeth Eberi
un progetto de Il Mulino di Amleto
produzione A.M.A. Factory, Elsinor Centro di Produzione Teatrale, Emilia Romagna Teatro ERT/Teatro Nazionale, Teatro Nazionale di Genova, TPE-Teatro Piemonte Europa
in collaborazione con Festival delle Colline Torinesi
con il sostegno di Bando ART-WAWES Produzioni 2022 e 2023 della fondazione Compagnia di San Paolo
Visto al Teatro Storchi di Modena, in tournée fino al 06/04/2025.
Info: https://www.teatro.it/spettacoli/come-gli-uccelli