Apocalisse italiana

Una scena essenziale con pochi oggetti e filmati d’epoca proiettati sul fondo, che di volta in volta definiscono le diverse situazioni temporali e spaziali dei fatti raccontati. Una recitazione scarna, diretta, molto efficace che entra in relazione empatica con gli spettatori anche grazie a un dosato e sapiente uso della vocalità e di alcune alterazioni di matrice espressionista, ci guida verso una discesa agli inferi in cui ritroviamo il nostro passato e le nostre paure solo in parte rimosse.

Una narrazione suddivisa in sequenze-quadri, che presentano i protagonisti e sottolineano gli episodi più significativi dell’ascesa di Mussolini dal 23 marzo 2019 con la fondazione dei fasci di combattimento, alla marcia su Roma fino allo storico discorso in Parlamento del 3 gennaio 2025 in cui si assume la responsabilità “morale”, ma non materiale del delitto Matteotti e prende definitivamente il potere anche a causa della mancata reazione dei parlamentari dell’opposizione segnata dalla secessione dell’Aventino.

Tratto dall’omonimo romanzo di Antonio Scurati, vincitore del Premio Strega 2019, M Il figlio del secolo si presenta come una narrazione in forma di oratorio in cui si descrive la tragedia e la parabola discendente di un popolo, che ha creduto o ha voluto credere a una messa in scena del potere farsesca, segnata da una profonda scissione di tipo psicanalitico del suo capo, emblematicamente rappresentata dallo sdoppiamento di Mussolini interpretato con grande rigore da Massimo Popolizio e Tommaso Ragno, in cui venivano esaltate le virtù della nazione, ma dietro le quali si nascondevano vizi e compromessi umilianti, che segnano ancora oggi la nostra storia, occultati dal senso comune e dal conformismo. Come ha affermato Massimo Popolizio, cui si deve anche la difficile e riuscita trasposizione scenica del libro di Scurati: “Venivo da due esperienza teatrali come Un nemico del popolo di Ibsen e Furore dal romanzo di Steinbeck, avevo letto M e sentir risuonare le parole di alcuni leader contemporanei mi ha fatto pensare che quella proposta, nata per caso, rispondesse invece a una precisa necessità: così ho deciso di farlo”.
Prodotto dal Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, dal Teatro di Roma – Teatro Nazionale e da Luce Cinecittà, lo spettacolo, che si afferma come uno dei più interessanti e significativi della stagione, si può leggere anche come un’autobiografia deformata e grottesca della nazione e forse per questo ancora più capace di rivelarci e farci comprendere un passato che è anche la parte rimossa del nostro presente. Una bella lezione di teatro civile.

M Il figlio del secolo, uno spettacolo di Massimo Popolizio
tratto dal romanzo di Antonio Scurati
Scene di Marco Rossi
Costumi di Gianluca Sbicca
Luci di Luigi Biondi
Piccolo Teatro di Milano – Teatro Strehler fino al 26 febbraio
Teatro di Roma – Teatro Argentina dal 4 marzo al 3 aprile
Info: www.piccoloteatro.org, tel. 021126116 (biglietteria), www.teatrodiroma.net, tel 06684000314 (biglietteria)

Un momento di “M Il figlio del secolo” lo spettacolo in scena al Piccolo Teatro di Milano e poi al Teatro di Roma per la regia di Massimo Popolizio. Foto di Masiar Pasquali.
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