Le difficoltà, le ferite, le paure, i traumi sociali ed esistenziali di una nazione costantemente in bilico tra affermazione personale ed emarginazione, benessere e disuguaglianza, gioia di vivere e depressione emergono nei corpi e nei volti di donne colte in tutta la loro quotidianità. Vite che ci raccontano senza filtri, mediazioni o interpretazioni cinquant’anni di storia americana, il lato nascosto e segreto di una società in perenne mutamento. Con The Lives of Women la fotografa americana Mary Ellen Mark ci offre un esemplare saggio di fotogiornalismo, un punto di vista insolito, lucido e disincantato, che ci fa meglio comprendere una realtà complessa e di difficile interpretazione.
Mary Ellen Mark con i suoi reportage su Life, Look, New York Times Magazine, The New Yorker, Vanity Fair ha saputo documentare in modo al tempo stesso partecipato e oggettivo la realtà rimossa del sogno americano. Esistenze borderline tra esclusione sociale, dipendenze e disagio mentale, che chiedono di esprimere la loro sofferta identità.
La mostra rappresenta uno dei punti focali dell’ampia e interessante rassegna della Fotografia Europea, che si tiene fino al 12 giugno a Reggio Emilia con la direzione artistica di Tim Clark e Walter Guadagnini in diverse sedi situate nel centro della città. Tra le numerose proposte si segnalano quelle di Carmen Winant, Chloé Jafé e Seiichi Furuja nei Chiostri di San Pietro, Luigi Ghirri al Palazzo dei Musei, Jitka Hanzlová a Palazzo da Mosto e Vasco Ascolini alla Biblioteca Panizzi.
Segni e memorie di guerra
Se Un’invincibile estate è l’affascinante slogan tratto da Ritorno a Tipasa di Albert Camus, scelto quest’anno per Fotografia Europea, metafora di speranza per il superamento della pandemia, la mostra Bellum di Carlo Valsecchi che si tiene sempre a Reggio Emilia alla Collezione Maramotti, ci mette faccia a faccia con le tensioni e le ansie di questi giorni di guerra. Un progetto nato tre anni fa dopo una ricerca dell’artista nei territori di confine del nord-est tra Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia in cui si incontrano ancora oggi le dolorose testimonianze della prima guerra mondiale. Le fotografie realizzate da Valsecchi con banco ottico tra l’inverno e la primavera assumono una dimensione quasi astratta e sottolineano, come suggerisce il testo introduttivo alla mostra, “il lento processo di mutamento e di cancellazione del passaggio dell’uomo e dei suoi segni inesorabilmente effimeri sulla terra”.
The Lives of Women, a cura di Anne Morin
Chiostri di San Pietro, Reggio Emilia, fino al 5 giugno
Info: www.fotografiaeuropea.it
Bellum
Collezione Maramotti, Reggio Emilia, fino al 31 luglio ingresso gratuito
Info: www.collezionemaramotti.org